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LA SCOPERTA - impressioni da La grande bellezza di Sorrentino

  “Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare l'immaginazione. Tutto il resto è delusione e fatica. Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco la sua forza. Va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato. È un romanzo, nient'altro che una storia fittizia. Lo dice Littré, lui non sbaglia mai. E poi in ogni caso tutti possono fare altrettanto. Basta chiudere gli occhi. È dall'altra parte della vita.” Louis-Ferdinand Céline   Una notte d’estate quasi fredda, un po’ di gelato, il silenzio e la grande bellezza.  Ho rivisto la grande bellezza per l’ennesima volta e non mi capacito di quanto quel film riesca a risuonarmi. Dall’inizio alla fine. Ogni volta capto novità, mi cullo della bellezza, dell’interminabile ricchezza che c’è tra un’inquadratura e l’altra, nel montaggio meticoloso che riesce a ritagliare e far arrivare quell’istante di senso, tra lo scorrere delle scene. È nell’attesa delle parole pronunciate, dei gesti, di una melod...

Ode al mare di un pesce fuor d'acqua.

Com'è profondo il mare- Lucio Dalla   "Il pensiero come l'oceano  non lo puoi bloccare non lo puoi recintare Così stanno bruciando il mare Così stanno uccidendo il mare Così stanno umiliando il mare Così stanno piegando il mare" Cronache di una Bernard appena ritornata da lontano: Ho questo coso in me e non riesco a buttarlo fuori: sento il tempo che scorre, cola , lento.  Sono tornata da una settimana, va bene 10 giorni, ma è come se fosse passato un mese. il tempo è come risucchiato. Dentro di me non scorre normalmente, è stato tutto troppo veloce: l'aereo, le lacrime, gli ultimi discorsi sospesi nell'aria. Quanto serve per metabolizzare tutto?  è come se mi si chiedesse di digerire tutto in una volta quello che ho mangiato per cinque mesi...scoppio. Ma comunque non posso far a meno che il tempo scorra e continuo a digerire ma devo anche mangiare di nuovo. Va bene basta con questa metafora del cibo, mi fa vomitare. Meglio parlare di ricordi. è come se mi si ...

Perché

Mi piacerebbe aprire un blog, bho è una cosa strana un po' antiquata, ma in realtà mi piacerebbe proprio che quello che scrivo e faccio possa condividerlo. Solo che sono timida da una parte e il fatto di condividere oggi, diventa subito un vendersi, smostrarsi, ma io non mi voglio vendere proprio a nessuno, ma ho voglia di urlare! Ho il bisogno di esprimermi e condividere quello che vedo e sento, senza ego, ma per liberazione, per far pullulare la molteplicità, per dire ciò che mi sta e ciò che non mi sta bene, senza opinionismi, ma con intento sincero di raccontare. Se tutto mi rimane in testa, un giorno o l'altro mi vedrete gonfiare come una mongolfiera e prendere il volo. So che con la scrittura posso farlo, perché dal vivo è già più complicato, almeno per me, perciò ho per le mani uno strumento formidabile!

CONCHIGLIE

  I miei pensieri rimbombano nelle mie orecchie, mi sembra di sentirne l'eco come sento quello del mare dentro le conchiglie.  Sono Bernard l'ermite: mi metto due conchiglie alle orecchie e subito ho quella sensazione di ovattato, preceduto da quel sospiro di tempo, che per un istante assomiglia al silenzio. Ma è solo un incanto, perché questo silenzio è pur sempre un rumore. Quel che sento, sono una nuvola di suoni familiari che mi avvolge e mi culla: i miei pensieri. è un cantuccio accogliente, ma alle volte sa essere cosi terribilmente scomodo. So che fate fatica a credere che la morbidezza di una nuvola possa essere spiacevole, ma la sua sdolcinata natura fa ammalare, il suo abbraccio diventa esagerato e la morbidezza si trasforma in colla che invischia, stringe e diventa soffocante.  Troppo stretto! è l'ora di cambiare....Conchiglia!  Per Bernard l'ermite (il nome francese con cui viene chiamato il paguro o granchio eremita) è di vitale importanza cambiare...